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Anche il presepe È antisemita?

Segnalato da Centro Studi G. Federici
Fonte: La Stampa del 13 dicembre 2007

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

      In una scuola torinese ebrei e laicisti insorgono contro la preside che difende la presenza del presepio (1).
      Pubblichiamo sull’argomento un fazioso articolo del giornale della Fiat.
      "Quel presepe offende la sensibilità ebraica" (2).
      Raccolta di firme tra gli studenti.
     La preside: tradizione indiscutibile.

TORINO - Un piccolo presepe, per cielo niente carta blu con le stelle, ma il fianco di una fotocopiatrice. Un simbolo che lì, nell’atrio del liceo classico Alfieri, è stato considerato «fuori posto» da parte degli studenti e dei docenti (3). E, in primo luogo, dagli allievi dalla scuola media ebraica «Emanuele Artom» (4), che da sempre frequentano quell’istituto proprio per la sua tradizione di neutrale laicità. (5)
      Un presepe, insomma, che riaccende le polemiche sul Natale nella scuola italiana multiculturale e multireligiosa (6). Ma che, in questo caso, accende anche i riflettori sul rapporto non proprio idilliaco tra la nuova dirigente incaricata e il suo istituto. (7)
      Raccontano, i testimoni, che nei giorni scorsi la preside Maria Luisa Capella abbia aiutato le operatrici scolastiche ad allestire albero e presepe (8). E aggiungono che quando i rappresentanti degli studenti hanno tentato di spiegarle che un liceo statale dovrebbe essere naturalmente laico, la professoressa Capella abbia avuto una reazione scomposta (9).
      «Ha urlato (10) che il presepe non è in discussione, è una tradizione che va conservata» (11).
      Poi, rivolta allo studente ebreo:
      «Il Natale è di tutti, voi dovreste saperlo».
      E via considerazioni sulla presunta scarsa intelligenza del suo interlocutore.
      Pronta la reazione dei ragazzi a difesa del compagno e dei principi. È partita una raccolta di firme per indurre la preside a riflettere sull’inopportunità di imporre un simbolo non condiviso (12).
      Alla petizione hanno aderito anche docenti (tra loro, un insegnante di religione (13)). Forse gli stessi che ieri sera la professoressa Capella, interpellata sulla vicenda, ha definito «talebani che aizzano i ragazzi. Se la scuola celebra il Natale con 15 giorni di vacanza (14), mettere nell’atrio una casupola, ritrovata durante i lavori di ristrutturazione, sarà pur possibile». Ancora: «Mi risulta che anche lo scorso anno il presepe sia stato fatto».
      Ma nel 2006 il clima era diverso (15). Quest’anno, con la nuova preside, i momenti di tensione non sono mancati. Per esempio, in occasione della richiesta presentata dagli studenti di organizzare le giornate «autogestite» (16). «In prima battuta ci ha detto no», riferiscono i ragazzi. «Falso - ribatte Capella - li ho aiutati. Solo, non volevo sentir parlare di autogestione, termine superato».
      Cesare Pianciola, presidente del Comitato Torinese per la Laicità della Scuola: «Quanto accade all’Alfieri è un segno di regressione (17): dove i ragazzi scelgono autonomamente se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica, una cosa simile non era mai successa».

(Da La Stampa del 13 dicembre 2007)

 

(1) Non sarebbe l'ora che gli ebrei andassero a comandare a casa propria? E diciamo "a casa propria" perché loro mai hanno voluto integrarsi nella società in cui son venuti a trovarsi. Quindi se loro vogliono fare e continuare ad essere ebrei a casa nostra, lo facciano pure, ma non pretendano di comandare il Paese che li ospita. Noi siamo cattolici, l'Italia è un Paese a stragrande maggioranza cattolica, democraticamente se ne tirino le conseguenze: non si vorrà certo che una minoranza offenda la Religione e il senso religioso della maggioranza!!! Non è così che funziona. Noi non disturbiamo loro, ma loro non debbono disturbare noi.
I signori laicisti ricordino che Stato laico non significa Stato anticattolico!!! e ricordino anche che lo Stato laico non può e non deve offendere il sentimento religioso della maggioranza dei suoi cittadini.

(2) I sapientoni della Stampa dovrebbero spiegarci come e perché "quel presepe offende la sensibilità ebraica", vorrebbero forse che per non dispiacere gli ebrei cessassimo di essere cristiani?! Noi invece vogliamo continuare ad esserlo: noi crediamo in Gesù Cristo, crediamo che Egli è il Messia promesso, crediamo che egli è Dio e crediamo che gli ebrei Lo hanno crocifisso, strappandone con ingiusto ricatto la condanna a Pilato, ma non per questo noi odiamo gli ebrei né tanto meno li vogliamo offendere, anzi preghiamo per la loro conversione. Nostro Signore Gesù li ha perdonati dall'alto della Croce, perchè noi non dovremmo fare altrettanto? Ma non odiarli, non offenderli e perdonarli non può significare cessare di essere cristiani o cessare di manifestare la nostra fede anche con il presepe!

(3) Bisognerebbe chiarire di quali studenti e di quali docenti si tratta... Non crediamo che tutti gli studenti e tutti i docenti (compreso quello di Religione) siano dichiaratamente ebrei e laici ... o La Stampa vuol passarci quest'altra balla?

(4) Ma stiamo parlando del liceo Alfieri o della scuola Media ebraica? Il presepe è stato fatto all'Alfieri o alla Artom?

(5) Ripetiamo e ribadiamo che la laicità non puà risolversi in ostilità verso il sentimento religioso della maggioranza dei cittadini. D'altra parte risulta evidente che la tradizione dell'Alfieri è ben diversa da quella che ci vorrebbe propinare La Stampa, infatti anche presso il laico Alfieri gli altri anni si è fatto il presepe. Perché quest'anno non lo si dovrebbe fare?!

(6) Chi ha detto che la scuola italiana è multiculturale e multireligiosa? da quando? è un'invenzione della Stampa o il desiderio dei laicisti? Ma di certo non è vero, almeno fino ad ora.

(7) Quindi, secondo La Stampa, tra i due litiganti il presepe soffre. È un assurdo? o un paradosso?

(8) Una Preside quindi abbastanza umile, buona; insomma una brava Preside e soprattutto una buona cattolica. O La Stampa, ebrei e laici si scagliano contro la Preside proprio perché cattolica?

(9) Certo ci vuol poco a definire "scomposta" la reazione della Preside: ha osato contrastare ebrei e laicisti!!! Mancanza gravissima, peccato supermortale: sarebbe stato meglio per lei offendere il Bambino Gesù, perché allora l'avrebbero elogiata...

(10) Noi non sappiamo se veramente la Preside ha "urlato", crediamo di no, e comunque, quando ci si trova davanti a sordi e presuntuosi, non è male gridare, così per farsi sentire...

(11) Brava la Preside! Le nostre tradizioni cristiane vanno conservate! Ce ne fossero tanti Presidi come questa!

(12) Dove vanno a ridursi i princìpi! E da chi non è condiviso questo simbolo? Dagli ebrei? Non c'interessa, noi proseguiamo per la nostra strada: loro vadano per la loro. Dai laicisti? beh, rispettino la maggioranza.

(13) Nessuna meraviglia: i traditori sono sempre esistiti, ha tradito un Apostolo, perché non deve poter tradire un insegnante di religione? Ma a questo proposito, fino a quando nelle scuole si farà "religione" come oggi si fa, fino a quando si avranno insegnanti di "religione" di questo tipo, facciamo bene a consigliare vivamente i nostri lettori, i buoni cattolici, a non far frequentare l'ora di "religione": evitiamo che i nostri figli perdano la fede!

(14) Davvero strani questi talebani: il presepe per loro è fuori posto, ma le vacanze fatte in nome di quel che si rappresenta in quel presepe invece va benone!
Cari talebani, siate un tantino più coerenti!

(15) Clima diverso, e come la mettiamo con l'effetto serra?...

(16) Stiamo parlando forse di quelle autogestioni che contribuiscono potentemente allo sfascio della scuola o di quelle comode scuse per non far niente?

(17) No, sig. Pianciola, speriamo che sia il segno della riscossa, perché non ne possiamo più di certi laicisti e di certo laicismo!!!

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